clary

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mercoledì 24 marzo 2010

lunedi sono stata come ogni lunedì al centro DCA,la visita psichiatrica e la psicoterapia, ho pianto tanto, tante lacrime ma hanno rigato il viso...
conclusione?
La dottoressa mi ha fissato un appuntamento con la dietista il 12 aprile, è andata in segreteria e con voce non molto allegra le ha detto : il più presto possibile! sul viso aveva un sorriso per sdrammatizzare ma nel suo sguardo c'era la preoccupazione di quello che sta accadendo, come la chiamano loro forte dimagrimento in breve tempo...so di pesare 45kg ma vorrei poter arrivare almeno a 43 quando quel maledetto giorno saliro sulla bilancia e vorrei tanto vedere i numerini elettronici scendere...
ieri due omogenizzati alla pera ( i miei preferiti) una camomilla senza zucchero e la sera la zuppa ortolana che poi ho vomitato sentendonomi grassa e unta di cibo...
l'unica cosa bella di lunedì e che la dottoressa che preferisco ha accettato una lettera che le ho scritto per spiegarle meglio la mia sensazione di sporco associato al cibo e il mio ringraziamento che si prende cura di me cercando di capire perchè, erchè la malattia è in me...

2 commenti:

  1. Ti auguro davvero tanta fortuna con il dietologo, la clinica e tutto il resto.
    Sii forte, trova la forza di uscirne.
    Tu che riesci ad avere aiuto sfrutta l'occasione.
    Ho capito da poco che la perfezione non è la magrezza anoressica,
    l'essere una ragazza normale non è l'anoressia.
    Tu che hai una mano per uscirne, prendi l'occasione al volo. Fallo anche per me. (no come richiesta d'amica, ma come una ragazza che vuole provare ad uscirne ma non ha la forza e le persone interessante a lei)

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  2. In parte capisco la sensazione di "sporco" associata al cibo. Per me è un pensiero superficiale e transitorio che mi sovviene con alcuni cibi (fritture, carne) e mai con altri (vegetali, cereali integrali). Penso che, per me, sia nato dall'abitudine di demonizzare alcuni cibi. Il mio punto di vista però si trasforma completamente in alcune circostanze. Per esempio in campagna, guardando mio nonno che arrostisce la carne e mia nonna che porta in tavola la parmigiana. Oppure dopo una giornata di mare, anche una spaghettata aglio e olio non sembra mai unta. Anche un biscotto burrosissimo in mano ad un bambino diventa puro nutrimento. Io penso che queste stesse cose, se le mangi nella tristezza di una cucina buia, se le mangi con la testa analizzandone il contenuto piuttosto che con l'istinto dello stomaco... se hai perso il contatto con il bisogno primario di nutrirti allora è normale che una visione distorta possa sovrapporsi e darti "sensazioni" inappropriate... spero che al centro per DCA possano aiutarti, non importa quante lacrime verserai nel tuo percorso, l'importante è che vai avanti :)
    In bocca al lupo!

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