clary

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giovedì 12 luglio 2012

Rosso sangue bianca benda

La mattina già parte male perchè sono stordita, stanca, stremata dallo Xanax, mentre immergo le sei priogioni che mi impongo come unico pasto ripenso al film di ieri sera, Biancaneve e il cacciatore, quanto mi è piaciuto, lo vorrei rivedere quasi quasi:)per loro è pranzo ( tutta roba fritta) per me è colazione pranzo e cena assieme, c'è un caos allucinante più del solito perchè c'è un amico di mio fratello, quindi immaginate le urla,ogni biscotto diventa sempre più pesante ma lascio andare... Mamma lava i paitti e io gentilmente le chiedo se può abbassare il grado di cagnara, una parola tira l'altra e lei arriva alla solita merdosa fottuta frase = SEI COME TUO PADRE ( ergo: assassino drogato ex carcerato stupratore ) e li nn ci ho più visto, il mio cuore ha fatto crack e si è polverizzato in mille pezzi, puf... come polvere nel vento...Ogni volta usa questa frase per farmi crollare, e se ho fatto due passi avanti con la psicoterapia grazie a quella frase ne faccio tre indietro.E tutto quello che ho nascosto nella stanza nel cuore viene fuori spaccando la porta e rincorrendomi, la diga di lacrime che avevo accuratamente sigillato si è spaccata ed è fuoriuscita tutta la frustrazione, dolore, stanchezza che aveo trattenuto.. Sono salita in stanca con la consapevolezza di NON VOLER PIù VIVERE...Tanto nn c'è bisogno qua di me. Non sono riuscita a dare nulla ai mieie genitori. Voglio eliminarmi... ( avevo la stessa forza del 2009 quando ho tentato di farlo percò cn tante pasticche medicinali e alcol).. La lama scorre sula pelle rosa, dalla pelle rosa esce rosso sangue, cola e macchia e allora piena di rabbia guardando il mio riflesso nello specchio gli do un pugno, lo spacco in mille pezzi proprio com'è ridotto il mio cuore, lo attraverso e lo sbriciolo..qualche scheggia mi graffia qua e la ma nn gli do importanza, nella testa solo uan voce : SEI COME LUI, LUI è TE... allora metto una salvietta al polso che
gocciola ballerine e corro per un km, corro e piango correndo, corro e lascio che il sangue macchia l'erba e l'asfalto, corro e giuro a me stessa IO NN MANGERò MAI PIù.. correndo penso a chi chiamare e prendo il telefono e chiamo il centro e risponde il pover'uomo che chissà quante volte ha sentito le lacrime di altre ragazze travolte dal dolore come me. Lascio un messaggio alla dottoressa che mi richiami che è grave.. torno a casa e mi medico scendo e dico a mia madre nn dirlo mai più con gli occhi gonfi di pianto e lei voleva predermi in braccio?!!! mi son oseduta al suo fianco nn volevo certo ammazzargli la circolazione.. La dottoressa mi chiama poco dopo io trattengo le lacrime, lei lo capisce e mi chiede cos'ho fatto, le racconto tutto e lei chiede : volevi farlo così come è gia successo altre volte o per davvero? e per un attimo penso di mentirle, ma le dico l averità : sì, volevo farmi male davvero, volevo morire. Lei mi anticipa a domani la nostra visita invece che il 27 e mi raccomanda che se ci riprovo di andare al prontosoccorso... riaggancio e cn la testa confusa vado su in bagno mi spoglio e mi faccio una doccia gelata... Ora la benda bianca copre il mio dolore, ma appena giro la mano o muovo un dito mi ricorda quelle parole. MI ricorda che nn posso cambiare chi sono e io nn voglio essere lui, perchè mi hanno fatto a sua somiglianza? come se fosse colpa mia essere la sua copia, come se fosse colpa mia essere nata, come se fosse colpa mia avere gli occhi a madorla nocciola come i suoi, il suo sguardo, la sua pelle di porcellana, il suo sorriso.. ma sai una cosa mamma? vorrei nn essere nata così nn ti causerei tanto dolore alla sola mia vista...

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