clary

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sabato 26 maggio 2012

apro scorre fluisce

I giorni si confondono con essi, non so più se è lunedì venerdì domenica, giorni tutti uguali che nn hanno senso e li passo tra vomito e prendere il sole, leggere, scrivere, guardare film e tv, piangere, oggi ho pianto parecchio un fiume di lacrime salate che hanno esondato dagli argini che ho preimpostato...Si sono riversate sulle mie guance e sul collo, calde, senza fine... Prendo il coltello, gurado la lama lucente, non sento nulla, allora scavo sul mio costato e sul mio polso, apro la carne fluisce il liquido rosso, finalmente sento caldo, sento qualcosa, il cuore che mi fa perennemente male, la gola dolorante, le tonsille nn le sento più, lo stomaco non c'è e se c'è non lo sento o lo ignoro... mi amo odiandomi, mi amo ma mi distruggo, mi amo odiandomi perchè nessuno può risolvere la mia pena, mi scavo il corpo per amarmi per sentire qualcosa che mi sono persa nello scorrere del tempo, guardo il mio corpo ci sono scale intere di tagli cicatrizzati saranno duecento di sicuro, li guardo e mi disprezzo ancora di più, mi guardo e vedo quante volte ho sofferto e non mi sono fatta sentire e quindi scavavo scalette da salire con le dita, scalette inzuppate di rosso.. non lo farò più lo sussurro sempre e poi lo faccio, acneh quando vomito pur non credendo in Dio ( credo nella terra e come essa è solo uno spirito e torneremo lì) eppure mi faccio il segno della croce e prego qualcuno qualcuna che faccia fuoriuscire il cibo schifoso che ha sporcato le pareti del mio stomaco, immagino un cucchiaio che entra nella gola arrivo allo stomaco e mi pulisce... E' tutto assurdo tutto questo.... sono assurda io... questa storia del ricovero mi spaventa e mi attrae, e vorrei vomitare tutte le parole che sento dentro... vorrei correre a perdifiato su una collina arrivare in cima e urlare tutto quello che sento, un urlo liberatorio, vorrei andare in cima ad una scogliera e buttarmi in acqua con tutti i vestiti elasciarmi cullare dalla corrente....

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