Quando sei arrivata? In che momento ti ho lasciata entrare in me? Ti ricordi il motivo per cui ho preso la tua mano? Il perchè mi sono lasciata avvolgere dalle tua braccia?....Io non mi ricordo nulla... So solo che giorno dopo giorno mi sono chiusa in me stessa e non sono più uscita, non ho più riso, non sono più stata serena dentro, so solo che un giorno ho aperto gli occhi e davanti allo specchio mi sono messa a piangere : perchè io ero così? dovevo fare qualcosa, e insieme a te l'abbiamo fatto, siamo dimagrite a tal punto da essere etichettata dai dottori com e anoressica nervosa...Mi sento come un animale in gabbia, soffro come poche persone possono capire, dentro me c'è la libertà ma non riesco ad uscire dalla prigione in cui sono, una prigione confortevole, amorevole, una prigione che se ti tocca non ti lascia... Ho provato a cercare di spaccare l'armatura in cui sono prigioniera e attraverso quello spiraglio di luce, vita mi sono sentita diversa, non ero più io...Non sono più capace a mangiare, a ridere, a essere felice, a sentire il caldo tepore del sole, a dire la verità: sto male, aiuto!!... Non sono più capace di abbracciare, esprimere il mio bene verso gli altri, non sono più in grado di stabilire cosa sarà della mia vita...
Prima della malattia avevo molti sogni, volevo essere moglie, mamma, e un giorno nonna...E invece ora vedo tutto offuscato, non mi vedo moglie, non mi vedo mamma, preclusa dalla cosa più bella al mondo, non darò la vita ad un essere somigliante a me perchè non riesco nemmeno a controllare la mia di vita, non sarò mai nonna, sarò sempre così? sarò sempre imprigionata, nel mio corpicino che vedo grasso anche ora? che inciampo e mi spezzo il braccio in tre punti?che le emicranie sono terribili, ora che il cuore fa scherzetti?che ho convulsioni se provo a mangiare? Sarò sempre con l'ombra nel cuore... Non riesco a vivere vivendo, mi sono persa e non riesco a ritrovarmi, giro continuamente, vado avanti gioro dopo giorno anche con i blocchi intestinali (è successo dinuovo ), vedo avanti nonostante sono quasi al limite, vedo imperterrita avanti anche se spesso piango per strada, corro, lavoro, faccio quello che posso, cerco di fare vedere che io sto bene, io non sono malata, i miei occhi con le macchie dentro li cammuffo con lenti colorate, per le occhiaie viola do la colpa al poco dormire, per il peso do la colpa al caldo che non mi fa venire fame... Ma chi mi conosce come i miei genitori e il mio ragazzo, mia sorella e mio fratello, sa che questa non è a verità, soffrono e io soffro ancora di più vedendoli così e mi allontano da tutti... e piango larcrime fin quando non ne ho più da piangere, piango, singhiozzi, grida che rivelano il mio disperare e non mi sento meglio...E mi dispiace ma sono così...